Monastero del Santo Sepolcro


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Il Monastero di Astino fu fondato all'inizio del XII secolo dall'Ordine Vallombrosano, istituito in Toscana da San Giovanni Gualberto. L'arrivo dei Vallombrosani a Bergamo fu favorito da una parte del ceto dirigente locale che intendeva introdurre in città un Ordine religioso sostenitore della riforma della Chiesa, dopo che nel 1098 era stato scomunicato il vescovo simoniaco Arnolfo. A seguito della donazione di alcune terre, nel 1107, come filiazione del monastero vallombrosano di Brescia, fu fondato un piccolo cenobio nell'amena valle d'Astino, territorio vicino alla città ma immerso nella natura, in linea con la tendenza dell'ordine toscano, che univa un'incisiva azione moralizzatrice nella società alla vita eremitica a contatto con la natura. La fama di monaci dalla vita ineccepibile e l'azione positiva sul territorio ne favorirono il radicamento a Bergamo. Dopo un periodo di decadenza, il monastero ritrovò una rinascita spirituale nella seconda metà del Quattrocento con l'abate Silvestro de' Benedictis che nel 1493 attuò l'unificazione alla Congregazione dell'Osservanza di Vallombrosa, fondata per sanare le divisioni interne dall'Ordine. Questo rinnovato legame con la casa madre toscana, che comportava l'ubbidienza al Generale dell'Ordine, e l'influsso della Controriforma procurarono al monastero un notevole sviluppo nel corso del Cinquecento ma fu molto osteggiato da Venezia, che non gradiva ingerenze straniere entro i confini della Serenissima. Tra il 1515 e il 1611 una serie di abati, molti dei quali toscani, rinnovarono completamente il Monastero dotandolo di una struttura moderna sull'esempio della casa-madre di Vallombrosa, a cui si guardò anche nella scelta delle decorazioni. A partire dalla metà del XVI secolo il Monastero di Astino divenne la principale fondazione vallombrosana della Lombardia e una delle maggiori d'Italia insieme a quelle di Vallombrosa, Passignano, Roma e Forlì. Vi fu creato anche uno Studio "in tutte le scienze convenienti al monaco" per l'istruzione dei giovani religiosi con maestri e lettori.
(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)


Per approfondire :
I Vallombrosani a Bergamo
San Giovanni Gualberto

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