Pittore bergamasco, Ciclo sulla vita di San Giovanni Gualberto


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La Cappella di S. Giovanni Gualberto, fondata nel 1601, rispecchia la forte devozione al Santo in seno al monastero vallombrosano, intensificatasi dopo che, nel 1581, era giunta in chiesa con solenne processione una reliquia di Gualberto, estratta dal suo sepolcro nella Badia di Passignano vicino a Firenze. Il ciclo di tele, fissate alle pareti e alla volta della cappella, raffigura alcuni degli episodi salienti della vita del santo e ne mette in luce le virtù e la lotta contro l'eresia. Delle nove tele originarie ne restano oggi solo sette, recuperate alla dispersione e al degrado. Riferibile ad un generico ambito bergamasco, fors'anche a un monaco dilettante di pittura per la maniera ingenua e semplificata, la realizzazione dei dipinti si colloca probabilmente durante l'ultima intensa campagna di rinnovamento decorativo avvenuta in chiesa nel corso del primo Settecento. Ristrutturata per la prima volta nel 1625 e già adornata da dodici ottagoni con episodi della vita del santo, dopo poco meno di un secolo, intorno al 1717, la cappella fu nuovamente oggetto di lavori con la realizzazione del nuovo altare in marmi policromi intarsiati, opera del maestro Maifredi, e probabilmente anche con l'esecuzione di questo ciclo decorativo con piccole tele di forma rettangolare, che risultano in loco già nel 1722.
(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)


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San Giovanni Gualberto
 

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