La decorazione ad affresco, che si sviluppa sulle pareti laterali della cappella di S. Martino, raffigura alcuni santi in piedi entro architetture dipinte con effetto illusionistico. Sulla parete sinistra è possibile riconoscere da sinistra Sant'Agata, con la palma del martirio e il piatto contenente le sue mammelle, Santa Scolastica, che veste la tonaca nera delle monache benedettine e regge il crocifisso, e Santa Umiltà, badessa vallombrosana ritratta con la colomba che le sussurra all'orecchio e il velo che usava per asciugarsi le lacrime di sangue che le sgorgavano durante l'adorazione del crocifisso. Sulla parete opposta si trovano da destra forse San Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610, San Tesauro Beccaria, monaco e martire vallombrosano, e il Beato Pietro Igneo, riconoscibile dal camice bianco e dalla stola incrociata sul petto. Voluta dall'abate don Angelico Grassi, nell'ambito dei lavori che portarono al completo rinnovamento della cappella, la decorazione fu realizzata nel 1625 da Francesco Zucco, uno dei principali interpreti della pittura della Controriforma a Bergamo. Gli affreschi si raccordavano alla pala d'altare, oggi mancante ma nota attraverso una fotografia, anch'essa eseguita dallo Zucco e raffigurante tre santi identificabili con San Benedetto al centro, San Bernardo degli Uberti e il Beato Guala.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)Per approfondire :I Vallombrosani a Bergamo
Clicca sull'immagine per visualizzare i dettagli