Poco o nulla si conosce del poco fortunato pittore Defendente Ghislandi, figlio di Domenico e fratello del più noto Vittore, detto Frà Galgario. L'indole irrequieta, che mal sopportava l'applicazione alla professione pittorica, e la manifestazione di segni di squilibrio e di una grave forma di ipocondria lo portarono ben presto ad abbandonare la pittura. La sua presenza a Bergamo è documentata nel 1714, quando l'abate don Flavio Scotti gli commissionò le quattro grandi tele per il coro della Chiesa del S. Sepolcro ad Astino. Uniche sue opere finora conosciute, raffigurano Episodi della vita di San Benedetto e di San Giovanni Gualberto, e presentano presumibilmente, in alcuni volti caratterizzati da verità e intensità ritrattistica, la mano del fratello che volle aiutarlo e sostenerlo.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Defendente Ghislandi, Prova del fuoco di San Pietro Igneo
Defendente Ghislandi, Strage di San Salvi