Membro di una operosissima famiglia di pittori itineranti originaria di Averara, che per oltre quattro generazioni ornò di affreschi le chiese della Lombardia e delle valli del Trentino, Cristoforo Baschenis fu detto il Vecchio per distinguerlo dall'omonimo nipote, detto il Giovane. La sua attività, caratterizzata da uno stile narrativo ingenuo e arcaico, si svolse solo in territorio bergamasco ed ebbe inizio nel 1564 quando eseguì gli affreschi con le Storie di San Bernardino nella chiesa di Lallio. Negli anni Settanta aprì una bottega a Bergamo nella quale si formarono numerosi artisti locali. A quel periodo, risalgono le opere realizzate per la chiesa del S. Sepolcro ad Astino e per quella di Sant'Egidio a Fontanella. Purtroppo, alcuni dei dipinti a lui attribuiti dalle fonti antiche sono andati irrimediabilmente perduti; mentre molti altri non corrispondono al suo stile, forse a causa della continua confusione con il nipote che, come lui, era solito firmarsi con il nome seguito dal luogo di origine.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Cristoforo Baschenis il Vecchio, Storie della Passione di Cristo