L'affreschista Federico Ferrario (Milano, 1714 ca.- Milano, 1802) si formò a Milano col pittore Pietro Maggi, di cui forse sposò la figlia. Si specializzò nella pittura ad affresco per edifici sacri e palazzi, operando dalla metà del Settecento per quarant'anni in Lombardia e zone limitrofe: da Pavia a Lodi, da Monza al territorio cremonese, da Milano a Piacenza, ma soprattutto nella Bergamasca. Dal 1790, anno in cui risulta tra i direttori dell'Accademia Ambrosiana a Milano, cessa di dipingere. La sue composizioni, pur schiarite nei colori e addolcite nelle figure, non si adeguano agli impaginati liberi e ariosi del rococò maturo, assestandosi su un impianto più tradizionale. Le sue principali opere a Bergamo sono nel Duomo, nelle chiese di S. Alessandro della Croce, di S. Alessandro in Colonna, nella basilica di Treviglio e ad Alzano.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Federico Ferrario, San Giovanni Gualberto riceve in dono il frumento