Poco o nulla si conosce della produzione di "Maestro Zampiero e suo fratello Maestro Joseph" se non il lavabo realizzato tra il 1577 e il 1578 per l'antirefettorio del Monastero del S. Sepolcro ad Astino. Originari di Valtesse (Bergamo), l'opera di questi due scalpellini appare legata alle forme lombarde del Rinascimento. A partire dal Quattrocento le nobili famiglie lombarde richiesero sempre più insistentemente la pietra arenaria, in particolare quella di Sarnico, per costruire e decorare le proprie ville. La facilità di lavorazione e la possibilità di reperire blocchi anche di notevoli dimensioni, sono sicuramente alla base della sua larga diffusione: le proprietà fisiche e la colorazione, con toni variabili tra il grigio e il grigio-azzurro e la possibile presenza di sfumature grigio-nocciola, ne fanno una roccia di buona resistenza elegante ed austera allo stesso tempo.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Giampiero e Giuseppe Marchesi, Lavabo in pietra