Giovan Battista Guarinoni d'Averara nacque intorno alla metà del Cinquecento nello stesso borgo di Averara che diede i natali a diversi altri artisti, tra cui i Baschenis. Nella sua formazione ebbe un ruolo fondamentale lo studio della pittura di Giovanni Battista Castello, conosciuta non solo attraverso gli affreschi della Cappella Colleoni, purtroppo perdute, ma anche e soprattutto grazie allo straordinario ciclo di Villa Lanzi a Gorlago (ora nel palazzo della Provincia). La sua attività artistica si svolse quasi esclusivamente a Bergamo, dove negli anni Settanta ottenne notevoli riconoscimenti. La piena acquisizione del nuovo orientamento di gusto della committenza bergamasca gli garantì infatti l'affidamento delle imprese decorative più impegnative di questo periodo, scavalcando la bottega di Cristoforo Baschenis il Vecchio, ancora legata a modelli antiquati. La sua prima impresa di rilievo è proprio la composita attività svolta tra il 1569 e il 1572 per la chiesa e il monastero del S. Sepolcro ad Astino; seguirono nel 1575 circa il completamento della decorazione di Palazzo Morando, uno dei suoi capolavori, nonché una delle testimonianze più significative della pittura profana cinquecentesca nel bergamasco, la decorazione della sala del Collegio dei Giuristi nel Palazzo del Podestà e, nel 1577, le scene bibliche nel presbiterio della chiesa di S. Michele al Pozzo Bianco. L'ultima sua grande opera fu il perduto ciclo di affreschi nella Cappella del Corpus Domini nella Chiesa di S. Alessandro in Colonna, eseguito insieme al giovane Gian Paolo Cavagna. La sua morte improvvisa avvenne nel 1579, nel pieno di una carriera già importante e feconda di ulteriori raggiungimenti.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Giovan Battista Guarinoni d'Averara (?), Moltiplicazione dei pani e dei pesci