Forse attirato dallo straordinario fenomeno di rinnovamento architettonico e artistico che interessò le chiese bergamasche tra Seicento e Settecento, lo scultore Pietro Paolo Pirovano lasciò la natia Brianza per trasferirsi a Sforzatica nell'attuale Dalmine. All'inizio gli vennero commissionati diversi lavori di arricchimento scultoreo dei campanili delle chiese di Sforzatica, Entratico, Grumello del Monte, Mornico, Verdello e Bagnatica. In seguito lavorò anche per l'abbellimento delle chiese di Terno d’isola, Grumello del Monte, Osio Sopra, Strozza, Astino e Verdellino. Nel 1705 aprì una bottega a Bergamo, nella quale iniziò al mestiere il figlio Antonio Maria che fu poi mandato a studiare a Milano dallo scultore Angelo Beretta. Tra gli anni '20 e il 1738, anno della morte di Pietro Paolo, molte chiese e palazzi del territorio bergamasco furono pensate e decorate dalle loro mani esperte. Si ha notizia di un interessante diario, andato disperso, iniziato da Pietro Paolo nel 1698 e continuato dal figlio fino alla morte, che doveva raccogliere non solo notizie delle loro opere ma anche le cronache dell'epoca.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)
Pietro Paolo Pirovano, San Benedetto e San Giovanni Gualberto