La Congregazione Vallombrosana, derivata dall'Ordine benedettino e basata sulla Regola di San Benedetto, fu fondata nel XI secolo dal fiorentino San Giovanni Gualberto a Vallombrosa sull'Appenino toscano, dove fu costruita la casa-madre dell'ordine. Cardini della religiosità vallombrosana furono la lotta contro la corruzione del clero, il ritorno alla povertà evangelica, un forte impegno nella carità e una particolare sensibilità per l'ambiente naturale, derivata dall'impegno agricolo. Ancora vivo San Giovanni Gualberto, diversi monasteri benedettini si associarono ai Vallombrosani per la tensione al rinnovamento della Chiesa. La prova del fuoco, voluta e vinta dai Vallombrosani presso il chiostro di Settimo vicino a Firenze nel 1068, fu un episodio simbolo della riforma ecclesiastica che di lì a poco avrebbe attuato papa Gregorio VII. La massima espansione dell'Ordine per la quantità e la vitalità delle fondazioni si attuò tra la seconda metà del XII secolo e l'inizio del Trecento. L'Ordine fu da sempre il custode della lussureggiante foresta di Vallombrosa di abeti bianchi e faggi, da loro stessi impiantata. Dopo la soppressione del convento nel 1866 la foresta divenne proprietà dello Stato e nel 1977 diventò riserva naturale biogenetica. San Giovanni Gualberto è stato scelto come patrono delle Guardie Forestali Italiane. Sono tuttora attive le comunità monastiche di S. Maria a Vallombrosa, di S. Trinità a Firenze, di Badia a Passignano e di S. Prassede a Roma.(Alessandra Civai, Lisa Fracassetti)